Nel giorno della Festa della Repubblica, Legambiente da ormai 15 anni, vuole raccontare l’Italia dei comuni piccoli e piccolissimi. “Voler bene all’Italia, la Festa Nazionale della Piccola Grande Italia”, questo il nome dell’iniziativa che vuole porre l’attenzione sull’immenso tesoro nazionale da custodire e proteggere rappresentato dai piccoli borghi.
Nel primo week end di giugno sono centinaia le piazze in festa pronte a condividere la loro ricchezza ambientale e culturale che ogni anno attira nel nostro paese milioni di turisti. Nei piccoli comuni italiani si producono la maggior parte dei prodotti tipici, si tramandano mestieri, storie, dialetti, si possono ammirare opere d’arte di inestimabile valore.
In provincia di Agrigento l’appuntamento divenuto ormai tradizionale è a Joppolo Giancaxio per la quarta edizione di “Mangia e Passìa”, il piccolo festival del cibo di strada organizzato da Legambiente Circolo Rabat e dalle riserve naturali “Grotta di Sant’Angelo Muxaro” e “Macalube di Aragona”.
Sul corso principale del piccolo paese, il cibo, per tradizione, si consuma informalmente, cioè in piedi o, come si dice in gergo, addritta addritta. Si mangia e si passeggia, appunto.
Alle specialità tradizionali, come i classicissimi panini con le panelle, con la meusa, con la salsiccia, con carne di cavallo, o ancora le stigghiole, il pane cunzatu, la pizza ripiena di verdure, ‘u cuddruruni, le arancine, si aggiungono altre tipicità altrettanto gustose, come il panino con il lampredotto, quello con il pulled pork, il calzone fritto ripieno con salame di suino nero dei nebrodi più ricotta e affumicata di bufala ragusana, le arepas venezuelane, la frascatula, le lumache cucinate secondo la ricetta tipica siciliana. Non mancheranno birra artigianale e buon vino, come pure gelato e grattatella.
Musica popolare, folk siciliano, teatro di strada accompagnano la degustazione.
“Un’occasione semplice ma significativa per raccontare i piccoli comuni siciliani che attraverso le tradizioni culinarie e popolari realizzano uno stare insieme antico ma modernissimo nel quale cibo e relazioni danno il senso di stili di vita più sostenibili” ci spiega Claudia Casa del Circolo Rabat di Legambiente.