Abbiamo raccontato il mondo fuori dalle nostre finestre, abbiamo condiviso le nostre ricette di Pasqua, adesso è il momento della musica.

La musica esprime ciò che non può essere detto e su cui è impossibile rimanere in silenzio, diceva Victor Hugo, e da oggi Beddamé dedicherà uno spazio ai musicisti e cantautori siciliani che con note, parole e melodie, raccontano la nostra terra con le sue passioni, le contraddizioni, le meraviglie, le ferite, le speranze e i desideri che animano le storie di sempre. 

Presenteremo un artista al giorno con una sua canzone e a voi chiediamo di segnalarci i vostri Musicanti e le vostre canzoni preferiti.

 

Davide Campisi

Percussione e voce, fa vibrare ritmi antichi e suoni mediterranei unendo storia e contemporaneità.
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La sua “All’alba” da il senso del suo mondo interiore e della sua musica


Alessio Bondi

Alessio riesce a mettere in musica la sua città Palermo, la gioia dei piccoli per ciò che sarà e la nostalgia dei grandi per ciò che é stato.
C’è la dolcezza degli innamorati e la passione degli amanti, tratteggiati da un blues primordiale e un folk intimo.

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“Di cu si?”, “sta nasca di cu è?” nell’album dei ricordi sicuramente ritroviamo queste espressioni che nonni, zii ci rivolgevano con dolcezza, nel tenero tentativo di strapparci un sorrisetto. E’ l’amore cantato….


Eleonora Bordonaro

Una voce profonda per cantare la poesia popolare e quella dei cantastorie, esplorando il repertorio contadino e quello sacro, protagonista assoluto è il racconto del mondo femminile.
Parte dalla Sicilia, ma non “si movi ferma” gira il mondo e torna sempre “a casa”.

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“Lu cielu unni si tu”: una dichiarazione appassionata e sofferente di un’assenza, che nel canto diventa presenza.


Jaka

Jaka – Giuseppe Giacalone – Siciliano di Trapani, fiorentino d’adozione, e giramondo di indole, è uno dei pionieri della musica “in levare” italiana.
Una straordinaria carica live, energica e coinvolgente, ha fatto di lui uno dei più affermati cantanti e musicisti reggae d’Italia. Diritti umani, denuncia di illegalità, dichiarazioni d’amore alla sua terra, questi i temi che prendono forma e ritmo nelle sue produzioni.

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“C’è nu jardinu” è un viaggio nella storia, nella geografia, nell’arte e nella cultura di una Sicilia baciata dal sole e bagnata dal mare, guidati dalle voci, perfettamente combinate, di Jaka e Roberta Prestigiacomo.


Giacomo Sferlazzo

Non può dirsi dove finisce il cantautore e dove inizia l’attivista politico, perché Giacomo canta e suona i valori fondanti il suo pensiero politico fatto di amore per una terra, Lampedusa, la sua, vocata all’accoglienza di chi arriva dal mare. Lampedusa, porta dell’Europa, sud di un sud che condivide il tutto e il niente che ha senza fare differenza, ché l’unica cosa che conta è l’essere umani. Giacomo fa, suona e canta tutto questo.

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“Vittime del mare” le chiamano le migliaia di persone che trovano la morte tra le acque del mare, orizzonte di speranza, promessa di futuro. Dare la colpa al mare è l’estremo e vano tentativo di assolvere i veri responsabili. Il mare non ha colpa, non ne ha il vento e nemmeno la pioggia. Gli assassini dormono tranquilli.


Giana Guaiana

Trapanese di nascita, vissuta a Palermo, abitante dell’entroterra agrigentino. I luoghi e le persone che abita e incontra ispirano la sua arte e diventano musica e parole, emozioni e sentimenti. Artista generosa e propositiva, conta innumerevoli collaborazioni a dimostrazione di una curiosità artistica, antropologica e culturale.
Nei ritmi di Giana si incontra una Sicilia antica eppure, incredibilmente, nuova.

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“Volo d’Angelo” «Conobbi Angelo D’Arrigo e il suo valore pochi mesi prima che ci lasciasse – racconta Giana – ho voluto scrivere una canzone per ricordarlo come modello di passione, di coraggio e di servizio per l’umanità».