Tra le adorabili contraddizioni della Sicilia, ce n’è una gustosissima: la pasta coi tenerumi – rigorosamente bollente – d’estate. Come accade spesso e per tante cose, nel tempo se ne fanno innumerevoli rivisitazioni e personalizzazioni, vuoi per estro, vuoi per necessità. A casa mia la minestra non è molto amata, specie d’estate, di contro si venera lo spaghetto condito in qualsiasi modo. un po’ per estro e un po’ per necessità, oggi ho preso una pentola e c’ho sbollentato tenerumi e zucchina (quella “di tinniruma”) tagliata a pezzettini. Sale pochissimo. Nel frattempo, in una padella, ho intiepidito dell’ottimo olio d’oliva con aglio e peperoncino rigorosamente a scagliette: quello in polvere è severamente bandito dalla mia cucina!

Le verdure sbollentate sono state sono state rivitalizzate nella padella e nel loro brodo ho fatto cuocere per metà del tempo indicato degli spaghettoni ruvidissimi. La restante metà del tempo li ho tenuti nella padella con le verdure ad assorbire profumi e sapori della padella, dove aggiungevo la necessaria quantità di acqua di cottura. Appena ho visto formarsi una deliziosa ed avvolgente cremina, ho capito che era giunto il momento di colorare e addolcire con dei pomodorini datterini. Ho spento il fuoco, ho impiattato e insaporito con materne grattate di ricotta salata.

Anna da Agrigento